sabato 22 dicembre 2007

Auto-regalo di Natale


La prima volta ho la notizia per telefono.
“È arrivato il pacco!”
Diavolo, quello che aspetto io ancora deve farsi vedere, e intanto è giunto a destinazione quello per gli altri.
“E com’è, com’è?”
“Bello! Sembra vero!”
“Forse perché è vero!”
“C’è anche la macchina in copertina!”
“Dimmi un po’, la carta?”
“Sembra normale, porosa… abbastanza spessa…”
“Per caso scricchiola quando lo apri, come gli allegati ai quotidiani?”
“No, non mi sembra… no, no…”
“Senti, fa’ una cosa. Fotografalo e mandami le foto… non sto nella pelle”

Ma il giorno dopo arriva anche il nostro pacco.
Il “Viaggio da Boccadifalco a Gaeta” di Giuseppe Buttà si è finalmente concretizzato in un volume vero.

Dopo mesi di lavoro, dopo essermelo ricopiato parola per parola in biblioteca, e poi controllato ogni singola virgola (e chissà quanti refusi ancora restano… ogni tanto ne trovo qualcuno): mentre a luglio la gente iniziava ad andare al mare e pianificare le vacanze, e io la mia vacanza me la facevo a Gaeta, e nel 1861.

Che dirvi. Libri per gli altri ne ho già fatti, ed era comunque emozionante avercelo alla fine tra le mani, pure se era un noiosissimo indirizzario di associazioni. Ma averne uno che hai desiderato così tanto…

D’accordo, le Edizioni Trabant trattano ebook, ma volete mettere avercelo di carta?

La maggior parte le daremo in giro per farci pubblicità. Biblioteche, università, quante potremo permetterci con i nostri mezzi limitati.

Ma una è per me.
Individualista fino all’ultimo: il più bel regalo di Natale me lo sono fatto da solo.

E con questo buone feste a tutti.

lunedì 17 dicembre 2007

L'Alfiere


Negli ultimi giorni mi divertivo a vedere un vecchio sceneggiato televisivo Rai, “L’Alfiere”, tratto dal romanzo di Carlo Alianello, con Fabrizio Mioni, una giovanissima Monica Vitti e, fra gli altri, Carlo Giuffrè, Domenico Modugno e Nino Manfredi.

È del 1956, siamo agli albori della televisione, tant’è che anche parlare di tv è esagerato: si tratta più che altro di teatro ripreso dalle telecamere.
I tempi sono lentissimi, le inquadrature statiche; è girato quasi interamente in studio, con scenografie non sempre plausibili; e addirittura l’unica scena di massa (la battaglia di Calatafimi) è tratta da un film precedente.

Però che recitazione! Un vero piacere. Anche nell’ingenuità di tante scene, si avverte un livello qualitativo ormai scomparso.

E se non capite cosa intendo, vuol dire che non avete visto, recentemente, la nuova costosissima versione di Guerra e Pace.
Praticamente Un Posto al Sole trapiantato nella steppa…

venerdì 7 dicembre 2007

Trabantprop n.5

giovedì 6 dicembre 2007

Energia pulita


Grandi notizie dalla Spagna: un famoso fisico italiano ha presentato un nuovo impianto a pannelli solari capace di catturare e immagazzinare energia anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli. Che sia un passo in avanti sulla strada dell'energia pulita?


L'impianto ha un solo difetto: va a petrolio.