mercoledì 9 luglio 2008

Messa laica a Piazza Navona


Ormai è chiaro: non solo - come dice Grillo - esiste l’asse Berlusconi-Veltroni: quello che cui siamo davanti è una mostruosa alleanza Berlusconi-Di Pietro-Beppe Grillo-Marco Travaglio-Furio Colombo e chi più ne ha più ne metta.
Tutti d’accordo segretamente con un solo scopo: fare spettacolo e possibilmente una barca di soldi.

Sembra di assistere a un gigantesco reality show. Per essere più precisi, una replica, visto che il deja-vu riporta al 2001-2006. Le leggi ad personam, i girotondi, le piazze infuocate. Troppo già visto per essere casuale.

D’altra parte, tutta questa gente dove ca... stava ad aprile, quando i giochi contavano per davvero? Silenzio. Erano troppo impegnati nella campagna elettorale contro il Partito Democratico.

Secondo me hanno votato tutti per il Popolo della Libertà.

Ma rifletteteci. In realtà queste persone a Berlusconi dovrebbero fargli un monumento. Ma dove starebbero, se non ci fosse il Cavaliere?
Marco Travaglio scriverebbe pezzi di cronaca nera per la quindicesima pagina, Beppe Grillo non avrebbe raddoppiato il fatturato, Sabina Guzzanti non si potrebbe atteggiare a maitre à penser e sarebbe ancora a fare l’imitazione di Moana Pozzi, Antonio Di Pietro? Di Pietro chi? Ah sì, l’ex magistrato che ha lasciato la toga quando è caduto a sua volta vittima di sospetti strani...

Per non parlare di quelli che sono riusciti addirittura a risuscitare dal sonno dei giusti. Ma chi è quella faccia? To’! Diliberto! E noi che lo davamo emigrato in Zaire... E finire con gli intellettuali militanti che si mettono da bravi in fila a elemosinare la loro parte di visibilità.

Il vero miracolo di Berlusconi è che riesce a dare lavoro anche a quelli che non assume.

E così la grande Industria dell’Indignazione ha celebrato il suo rito (erano in vendita gadget questa volta? Ah sì, le magliettine dell’Italia dei Valori). La folla ha trovato soddisfazione nell’ascoltare le ingiurie più fantasiose verso chiunque, anche quelli che non c’entravano con il tema della serata (il Papa - per dirla in dipietrese - che c’azzeccava?), poi si riarrotolano gli striscioni e si torna a casa stanchi ma paghi di aver trovato un responsabile della propria infelicità.

Giusto protestare, giustissimo: i motivi non mancano. Ma non vi siete stufati di vedere lì sempre le solite facce? Con quella supponenza in viso di chi detiene il copyright della democrazia. Con sempre il libro, il disco o lo spettacolo teatrale da promuovere. Una volta a fare certe battaglie ci sarebbero stati Turati, Villari, Colajanni. Se penso che oggi ci sono la Guzzanti e Di Pietro mi viene da piangere.

Per tacere di quel... quel... diciamo ingenuo - per evitare denunce - di Moni Ovadia che si presenta a blaterare di fascismo e fare paragoni con il 1922. Ma davvero vogliamo continuare a prenderci in giro così? Non hanno ragione nel Pd a dire che sono regali belli e buoni alla maggioranza?

Infatti a sera si parla di tutt’altro e nelle sedi dove si decide sul serio niente cambia.

Proprio niente?

Be’, dopo la manifestazione di Piazza Navona il governo ha cominciato a scricchiolare ed è lì lì per cadere.

Ma non quello di Berlusconi. Quello ombra di Walter Veltroni.

Non sarà mica che era lui il vero obiettivo della manifestazione?

1 commento:

Anonimo ha detto...

mmm che domanda difficile ... non lo so.. sospendo il giudizio, forse fa troppo caldo e c'è afa... dappertutto.. :-)