Carissimi 0,25 lettori,
è con sommo orgoglio che annunciamo la nascita di un nuovo soggetto (?) editoriale (??): le Edizioni Trabant, a cura del sottoscritto e di Courtial, un’altra persona altrettanto folle.
Nel panorama editoriale italiano, in cui le aziende nascono e muoiono come funghi ed escono in media 120 titoli nuovi al giorno, si sentiva il bisogno di un’altra casa editrice?
Ma certo! Andatevi a sfogliare l’ennesima versione illustrata del Codice da Vinci e capirete il perché…
E poi le Edizioni Trabant si distinguono per un semplice fatto: sono solo una casa editrice virtuale e non stampano i propri libri (almeno per il momento…). Sul sito ufficiale www.edizionitrabant.it potrete scaricare gratuitamente la versione digitale delle opere, e poi farne ciò che volete: stampatele, leggetele a video, copiatele e fatele circolare: noi ce ne laviamo le mani.
E come se non bastasse, all’interno del sito trovate Il Refuso, blog letterario aperto alla collaborazione di tutti, per discutere di libri, letteratura, editoria e quant’altro dall’umile punto di vista dei lettori comuni.
Sì, ma cosa trovo nel catalogo delle ET?
Tanto per cominciare, “Pillole per la memoria”, collana di testi storici, memoriali, autobiografie, classici poco conosciuti etc.
Si parte con:
- Giuseppe Buttà, “Un viaggio da Boccadifalco a Gaeta”: la spedizione di Garibaldi raccontata dal punto di vista degli sconfitti, dalla penna di un cappellano militare dell’Esercito Borbonico.
- Vittorio Alfieri, “Il Misogallo”: la più scomoda e per questo poco considerata opera di Alfieri; una critica ferocissima della Rivoluzione Francese.
Oltretutto, chi vi parla non solo ha sudato parola per parola su queste nuove edizioni, ma ha anche scritto la prefazione…
Ma tante altre opere vi aspettano in futuro, e collane nuove, e (forse forse) inediti.
Insomma, basta autocelebrazioni.
Visitate il sito e basta.
E siate Trabant-positivi.
Altrimenti vi denunciamo alla Stasi…
è con sommo orgoglio che annunciamo la nascita di un nuovo soggetto (?) editoriale (??): le Edizioni Trabant, a cura del sottoscritto e di Courtial, un’altra persona altrettanto folle.
Nel panorama editoriale italiano, in cui le aziende nascono e muoiono come funghi ed escono in media 120 titoli nuovi al giorno, si sentiva il bisogno di un’altra casa editrice?
Ma certo! Andatevi a sfogliare l’ennesima versione illustrata del Codice da Vinci e capirete il perché…
E poi le Edizioni Trabant si distinguono per un semplice fatto: sono solo una casa editrice virtuale e non stampano i propri libri (almeno per il momento…). Sul sito ufficiale www.edizionitrabant.it potrete scaricare gratuitamente la versione digitale delle opere, e poi farne ciò che volete: stampatele, leggetele a video, copiatele e fatele circolare: noi ce ne laviamo le mani.
E come se non bastasse, all’interno del sito trovate Il Refuso, blog letterario aperto alla collaborazione di tutti, per discutere di libri, letteratura, editoria e quant’altro dall’umile punto di vista dei lettori comuni.
Sì, ma cosa trovo nel catalogo delle ET?
Tanto per cominciare, “Pillole per la memoria”, collana di testi storici, memoriali, autobiografie, classici poco conosciuti etc.
Si parte con:
- Giuseppe Buttà, “Un viaggio da Boccadifalco a Gaeta”: la spedizione di Garibaldi raccontata dal punto di vista degli sconfitti, dalla penna di un cappellano militare dell’Esercito Borbonico.
- Vittorio Alfieri, “Il Misogallo”: la più scomoda e per questo poco considerata opera di Alfieri; una critica ferocissima della Rivoluzione Francese.
Oltretutto, chi vi parla non solo ha sudato parola per parola su queste nuove edizioni, ma ha anche scritto la prefazione…
Ma tante altre opere vi aspettano in futuro, e collane nuove, e (forse forse) inediti.
Insomma, basta autocelebrazioni.
Visitate il sito e basta.
E siate Trabant-positivi.
Altrimenti vi denunciamo alla Stasi…
5 commenti:
in bocca al lupo...anzi: merde!
ooooooooo così almeno si inizia la setitmana con una bella notizia! gazie e.. in bocca al lupo anche da parte mia!
Caro ZENI, anche se perdo una giornata di stipendio, ti dico che sono favorevole agli scioperi francesi: almeno hanno le palle di farlo seriamente: quindi uno sciopero che si sente e fa parlare tutti. Mica come nella repubblica delle banane dove si sciopera per 2 ore e poi tutti a tavola a magnàààààà! Qui si parla di sciopero a oltranza e manifestazioni. Ricorda, l'italia è indietro in tutto, pensa te, anche negli scioperi...e per finire...se solo ti dicessi quanto spendo all'anno con la mia banca (francese ovvio)...sapendolo a mio padre stava venendo un coccolone...
Gente più matta assai che la Sanese
Or vedria Dante nostro, s'ei vivesse;
Se (come io l'odo) udire ei pur dovesse
Tutto dì millantarsi la Francese.
Schiavi ognora costor, dacchè s'intese
Di Francia il nome, or da tre giorni han smesse
Lor vetuste catene, cui mal resse
Con man più ch'essi eunuca un Re Borghese.
Han trasmutato l'un tiranno in mille,
In calunnie le spie, l'argento in carta,
I ricci in baffi, ed in quattrin le squille.
Libertà ch'ei non hanno, han pur già sparta
Per tutta Europa; ogni Galluzzo è Achille;
E sono un nulla e Atene, e Roma, e Sparta.
VITTORIO ALFIERI
Vo' altri gl'italiani succubi del malgoverno e de' malgovernanti, i diritti son trasmutati in chiacchiericcio dalle tenebre al dì, vo' gl'italiani sena cavalieri, senza condottieri, senza candidi destrieri ma solo Grilli che cantano, parlano e rapiscono le piazze pe' assurare solo gl'interessi propri cangiando l'esprit della popolazione senza alcuna certezza.
Vo' gl'italiani, popolo sine coscienza alcuna tutti ospiti di quale canto del'Alighieri sareste??
Vo'gl'italiani senza coraggio, vo'gl'italiani senza voce alcuna.
MESSERE FUZZ
(raccolta epistolare Mr ZENI)
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