lunedì 3 marzo 2008

Rassegna stampa politica - 2


È ufficiale: Marco Pannella e i Radicali giocheranno nel Partito Democratico. Nei giorni scorsi i procuratori dei due partiti si sono accordati per un contratto triennale con opzione sul quarto anno. La cifra pattuita per l’acquisto del cartellino si aggirerebbe attorno ai 7 milioni di euro, mentre i Radicali percepiranno circa 3 milioni l’anno. Ma non mancano i malumori all’interno dello spogliatoio del Pd, a causa del noto cattivo carattere del nuovo acquisto. “A ‘sto punto era meglio prenderci Cassano” è stato il commento generale.

Non si è invece raggiunto un accordo tra il Pdl e l’Udeur di Mastella. Secondo indiscrezioni, il nodo della discordia sarebbe stata la durata del contratto: Berlusconi intendeva opzionare il giocatore per almeno due anni, ma Clemente Mastella ha ribadito che non è sua abitudine impegnarsi per più di sei mesi. Per coprire il ruolo, il Popolo della Libertà ha dovuto ripiegare sugli Autonomisti Siciliani di Lombardo. Grande disapprovazione da parte degli alleati leghisti. “Con tutti gli stranieri che già giocano nel nostro campionato - ha dichiarato il senatore Calderoli - ci mancavano pure i siciliani”.

Grande soddisfazione invece all’interno dell’Udc, per la siglata alleanza con la Rosa Bianca di Tabacci, che ha stabilito il record per la scissione più breve della storia. Per rendere onore alle radici cristiane dell’Occidente, il ritorno del figlioul prodigo sarebbe dovuto essere celebrato con l’uccisione del vitello grasso; ma Giuliano Ferrara ha fatto sapere che correrà da solo.

Continua il dibattito interno alla sinistra sui grandi problemi del paese. La dirigenza della Sinistra Critica ha emesso un duro comunicato di censura nei confronti della Sinistra Arcobaleno. L’accusa è di non avere espresso nel programma elettorale una posizione chiara sul tema: “può esistere o no una linguistica marxista?”.

Infine, curiosità dal mondo: anche se nessuno se ne è accorto, alle elezioni si presenterà anche Forza Nuova, con Roberto Fiore candidato premier. Tra i punti del programma, la lotta etica per un Parlamento libero da persone con precedenti penali. Fatta eccezione, si capisce, per gli ex terroristi latitanti.

Sondaggi elettorali: questa settimana io Zeni sono dato al 35%, il Popolo della Libertà al 20% e il Partito Democratico al 18,5%. Anche se mi fa ancora incazzare il fatto che quei due abbiano copiato interamente il mio programma, nel quale dico che intendo sanare il bilancio, creare posti di lavoro e comportarmi bene.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grande Zeni

Fuzz