giovedì 30 ottobre 2008

La nuova frontiera del social network


Condividere: è l'ossessione dell'uomo contemporaneo.

Il cittadino 2.0 passa metà del suo tempo a trovare modi per mettere in comune la sua vita con milioni di conosciuti, semi-sconosciuti e (più che altro) sconosciuti. Gran parte del traffico in rete è occupato da liste di amici, foto di vacanze, dischi preferiti, citazioni preferite, tecniche di abigeato preferite.

Roba da ragazzini?

Un recente studio sociologico ha mostrato che la maggior parte degli utenti di Facebook ha tra i 30 e i 40 anni: chi si iscrive è, in media, un adulto fresco di adultità alla ricerca di compagni di scuola e vecchi amici persi per strada.

Be', il discorso fila.
Prendiamo un soggetto medio che chiameremo Filippo. Mettiamo che sia nato nella prima metà degli anni '70. Per i primi dieci anni di vita il massimo della tecnologia che ha toccato sono stati i mangiadischi arancioni e le etichettatrici a rotella. Poi, nei primi anni '80 sono arrivati i personal computer e Filippo ha iniziato a divertirsi con il Basic e i videogiochi a 320x200 pixel (tre colori). All'epoca condividere significava scambiarsi le musicassette coi programmi del Commodre 64; al massimo prestarsi qualche vinile.

Negli anni '90 sono avvenute due cose importanti: 1) Filippo si è diplomato ed è andato a vivere fuori casa; 2) ha cominciato a diffondersi internet.

Ma le due non sono avvenute proprio contemporaneamente: quando Filippo ha lasciato i compagni di scuola non si usava ancora l'email, e quando si è fatto il primo indirizzo hotmail non aveva più modo di avere il contatto degli amici perdutisi nella vita.

E qui arriviamo all'indomani del 2000. Filippo ormai è un cibernauta che consulta wikipedia anche per controllare che tempo fa fuori della sua finestra; ma gli amici che fine hanno fatto? Ecco che il web 2.0 gli viene in aiuto.

Il nostro si iscrive a Facebook e passa le ore a gingillarsi col motore di ricerca, mettendo quanti più nomi e cognomi riesce a recuperare dalla memoria. E li trova: guarda quello stronzo, come è invecchiato! Naaa, quello senza capelli! E lei, che era una cozza, eccola fotografata in abito da sera mentre si accompagna a un figone in smoking!

Insomma, un servizio di pubblica utilità al servizio di una precisa generazione.

Ma che succederà quando Filippo crescerà ulteriormente? Cambieranno le sue esigenze.

Ecco perché siamo qui a proporre un nuovo social network per gli anziani di domani. Naturalmente, non potrà essere realizzato prima di 30-40 anni, quando cioè i nostri filippo avranno passato i sessanta.

Il concetto guida è quello di ispirarsi a facebook adattandolo, però, alla differente condizione del cibernauta di terza età. Facebook non fa che tradurre in linguaggio telematico gli annuari del college con le foto degli studenti; noi intendiamo proporre la stessa operazione con gli annunci mortuari affissi per strada.

Ecco nascere Gravebook: condividi i tuoi amici defunti!

Iscriviti gratuitamente e potrai scoprire quanti e quali dei tuoi vecchi compagni di scuola sono andati beatamente al Creatore! Compila la tua lista di amichetti trapassati e mettila in condivisione col mondo intero! Una volta iscritto, potrai usufruire di un potente motore per effettuare le più precise ricerche per tipo di trapasso: tumore, infarto, incidente d'auto o moglie impazzita.

Gravebook ti permette di aprire e condividere il tuo mondo con gli altri. Prima che sia troppo tardi.

Che dite? Si potrebbe fare?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi dispiace deluderti ma credo che ci abbiano gia' pensato. Ora il nome mi sfugge ma ne ho sentito parlare!!!

ilFuzz

Unknown ha detto...

Bè l'idea è ottima ed è stato un piacere postarla sul nuovo forum:
http://www.odiofacebook.it/viewtopic.php?f=27&t=26
P.s. Ed a questo indirizzo puoi vederla messa in pratica:
http://thegravebook.com/