sabato 15 novembre 2008

Annullate le firme del V2-Day


Qualche mese fa in questo post vi avevo parlato dei motivi chiari per cui la Corte di Cassazione si sarebbe vista costretta a giudicare nulle le firme per i referendum indetti da Beppe Grillo durante il V2-Day.

Puntuale, qualche giorno fa è venuta la decisione delle Corte di non accettare le firme.

Ci voleva la bacchetta magica? No, bastava informarsi. E verificare l'esattezza delle informazioni, senza fidarsi alla cieca solo perché ci sta simpatico quello che ce le ha passate.

Devo dire che l'atteggiamento di Grillo mi ha spiazzato. In questo post del suo blog ha dichiarato di rimettersi alla decisione della Corte, solo ribadendo che secondo lui le firme erano valide. Ma non ha spiegato perché e percome. Punto. Fine nello spazio di una frasetta. I giudici della Corte avranno tirato un sospiro di sollievo: in altri tempi ne sarebbero usciti con epiteti tipo "quegli idioti pieni di merda della Corte di Cazzazione"...

Certo, magari sarebbe stato difficile spiegare la verità alle migliaia di persone che hanno firmato: e cioè che le elezioni anticipate avevano di fatto reso impossibile la raccolta firme, ma si era deciso di procedere ugualmente per non perdere la faccia. Prendendo per il culo una consistente fetta della cittadinanza.

Quello che colpisce di più, ora, è proprio l'atteggiamento dei firmatari. Scorrete i commenti al post citato, troverete un po' di tutto. I più accorti se la prendono con lui: ma come, hai commesso delle irregolarità e non ci hai detto niente?
Ma il commento più ricorrente è: Beppe, ci hai deluso, non puoi accettare così serenamente questo verdetto. La Piazza, cioè, è delusa dall'insolita signorilità di Grillo: sospetta il boicottaggio,vorrebbe il solito feroce attacco al Nemico, chiede la ribellione, qualcuno - e non sembra ironico - invoca la marcia su Roma.

Tutto questo mi ricorda quei genitori che ricorrono al Tar appena il figliolo viene bocciato. Se il piccolo Gianfilippo non studia, la colpa dev'essere del professore che l'ha preso in antipatia.

Allora ho ragione o no quando dico che i problemi dell'Italia sono della società intera, e non solo della classe dirigente?

I furbi che cavalcano quest'onda per il proprio tornaconto sono solo la punta dell'iceberg. Dietro, ci sono le colpe di tutti noi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

concordo in tutto: dov'è il banchetto per firmare a razzo questa petizione? ;-))