Notizia Ansa delle ultime ore.
Grandi polemiche dopo la decisione di Silvio Berlusconi di candidare nelle file del Popolo della Libertà un papero di peluche (nella foto).
In particolare ha destato qualche malumore il fatto che il papero sia stato inserito in lista prima di Sandro Bondi e Giulio Tremonti.
Berlusconi si è giustificato: "Dovevamo riempire il vuoto creato dal rifiuto di Aida Yespica. E poi è vero che il papero è davanti a Tremonti, però comunque è dietro a Zigo Zago, il puffo Quattrocchi e Capitan America".
Non del tutto convinto Gianfranco Fini. Riportiamo uno stralcio di intervista.
- On. Fini, che ne pensa della candidatura del papero?
- Mi lascia perplesso. E' stato Berlusconi a insistere, ma io non lo avrei fatto.
- Allora perché lo avete fatto?
- Siccome sono una persona coerente, quando lui mi ha comunicato la decisione ho reagito come al solito.
- Cioè?
- Prima ho fatto la voce grossa, poi ho obbedito.
Naturalmente l'episodio è stato subito sfruttato dai vertici de La Destra per tracciare un'ulteriore linea di separazione con Alleanza Nazionale.
Intervistata a proposito del papero, Daniele Santanchè ha dichiarato che crede in Dio e non rinnega il fascismo. Quando le è stato chiesto cosa c'entra con il papero, ha risposto che crede in Dio e non rinnega il fascismo. Al momento di salutare i giornalisti, ha tenuto a precisare che crede in Dio e non rinnega il fascismo.
Quando la sala stampa era ormai vuota, era lì che ripeteva ancora questa frase.
1 commento:
grande Zeni, Grande. Il bostro progetto funzionerà, Io ci credo (ma non è uno slogn politico).
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