mercoledì 16 aprile 2008

Berlusconi: « presto il nuovo governo »


È un fiume in piena il Silvio Berlusconi di questi giorni. Ha promesso che entro pochi giorni fornirà la lista dei nuovi ministri e già annuncia alcuni dei provvedimenti che saranno presi nel primo Consiglio.

La squadra sarà composta di appena 12 elementi.
Alcuni nomi saranno semplicemente conferme del passato governo, come premio agli ottimi risultati raggiunti nella legislatura 2001-2006:

- agli Esteri tornerà l’on. Frattini, già distintosi nel periodo in cui la nostra politica estera consisteva nell’essere lo zimbello dell’Europa e farci dettare l’agenda dal Pentagono; quindi si aprono scenari interessantissimi, perché essere i lacchè di Bush l’abbiamo già sperimentato, ma nell’eventualità un Berlusconi che segue come un cagnolino Obama potrebbe essere divertente…

- Maroni all’Interno, e questa scelta non mi convince del tutto; è un peccato infatti non averlo di nuovo al Lavoro, dopo averci ridotti a un popolo di stagisti non retribuiti e senza pensione; peccato, perché cos’altro avrebbe potuto fare questa volta? reintrodurre la fustigazione aziendale?

- Tremonti all’Economia, e questa è una scelta obbligata. Il simpaticissimo professore ha in mente un paio di ideuzze geniali su come risollevare il nostro paese. Che devo dirvi, vendere ai francesi la Cupola del Brunelleschi per finanziare l’abolizione dell’Irpef, dell’Irap, dell’Iva e del bollo auto. Quando questo non dovesse bastare, si può sempre ricorrere anche agli Uffizi e al Duomo di Milano. Ma perché porsi dei limiti, quando ciascuno di noi dispone di un appetitoso deretano? I greci sarebbero contentissimi…

- non è molto chiaro il ruolo che ricoprirà Umberto Bossi; se ne faceva il nome prima all’economia, poi agli interni; molto probabilmente tornerà Ministro delle Riforme Istituzionali (che a me è sempre sembrato come fare Luigi Chiatti maestro d’asilo…)

Ma la vera ghiotta novità sarà nelle nuove entrate. Uno nome su tutti: Mara Carfagna alle politiche sociali. Delusione invece per Sbirulino, che sperava di arrivare alla Pubblica Istruzione.

Quanto ai primi provvedimenti, saranno di varia natura ma spicca per urgenza la riforma della legge elettorale. Voci non confermate parlano dell’introduzione di uno sbarramento del 46,81%.
Retroattivo, si capisce…

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