Uao. Manca ormai pochissimo alle elezioni e il cittadino indeciso (quello che fa la fortuna di Mannaimer) come il Fantozzi d’antan si riempie gli occhi di tribune elettorali.
Ora, secondo me i candidati premier si dividono in due grandi categorie.
Da una parte ci sono quelli che nutrono qualche reale o vaga speranza di vincere e quindi misurano al millimetro le parole. Provate a sentire Berlusoni e Veltroni: il loro programma consiste in frasi generiche e globalmente condivisibili, del tipo “se andremo al governo faremo qualcosa, prenderemo sicuramente dei provvedimenti, e promettiamo solennemente di nominare dei ministri”.
Poi ci sono quelli che non vincerebbero le elezioni neanche in caso di una guerra nucleare che decimi la popolazione, e allora la sparano grossa. Visto che non hanno nulla da perdere, preferiscono conquistare la stima dei propri scarsi elettori giocando la carta dei duri e puri.
Sono le tribune elettorali migliori. Quelle in cui puoi sentire proposte come uscire dall’Europa Unita e dalla Nato, abolire la proprietà privata, invadere il Vaticano, aprire il fuoco sui gommoni dei clandestini, cambiare il colore dell’acqua e fare tornare vergine Manuela Arcuri.
Giusto stasera Rai2 ci ha regalato una chicca. Uno di fila all’altro hanno parlato Roberto Fiore e Daniela Santanchè.
Cacchio, mancavano solo Dracula e Jack lo Squartatore per ricostruire in studio la galleria delle statue di cera di Madame Tussot…
venerdì 4 aprile 2008
Rassegna stampa politica - 4
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