Secondo le statistiche di ShinyStat la maggior parte delle persone che visita questo sito lo fa dopo aver messo nei motori di ricerca la parola "lost".
Questo perché mesi fa avevo scritto un post sulla serie tv omonima. In realtà nel frattempo mi sono talmente disinteressato di quella minchiata di telefilm, che non saprei neanche dire bene di cosa parli. Mi sembra di ricordare che c'erano delle persone su un'isola deserta e un'organizzazione con a capo Giulio Tremonti che voleva farli fuori. Ma forse ricordo male.
Sia come sia, il pubblico ha sempre ragione, quindi per ragioni di marketing mi adeguo.
Eccovi qualche anticipazione sulla continuazione della storia.
Peggy si scoprirà incinta e questo causerà un contrasto fra Fred, Robert e Vivian su chi dei tre è il padre. Il fatto che Vivian sia una donna è solo uno dei tanti misteri del telefilm e verrà svelato soltanto nell'ultima serie, sempre che gli sceneggiatori se ne ricordino.
Nel frattempo David e Obamba saranno ancora alle prese col mistero della pietra a forma di ulcera: ma dopo 15 puntate non se ne parlerà più.
Nuovi personaggi entreranno in scena: Tim, Rose, Jennifer, Bob, Christian e Alfredo. Questo porterà i vecchi personaggi, in un convulso episodio, a votare una legge tipo la Bossi-Fini per fermare l'afflusso di immigrati sull'isola, che sta diventando più affollata del quartiere cinese a Milano.
Nuovi tasselli saranno infine aggiunti al passato misterioso di Jessica: come quella volta a Boston che campava pubblicizzando dentifricio per capelli nelle chiese evangeliche.
E qui mi fermo, per non rovinarvi la sorpresa. La produzione ha fatto sapere che la vicenda sarà prolungata per altre 12 serie e dovrebbe perciò concludersi all'incirca nel 2015. Per quella data non solo tutti i personaggi saranno cambiati, ma anche l'ambientazione sarà diversa: non più un'isola tropicale ma la redazione di "Libero".
E a quanti chiedono se sarà mai svelato il mistero dei bisbigli nella giungla, l'addetto stampa del network americano ha fatto sapere: "si attaccassero al cazzo".
Ah, dimenticavo, sempre per ragioni di web-marketing: lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost lost
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