giovedì 29 maggio 2008

Governo scatenato: abolito il mercoledì


Dopo l’Ici, ecco un nuovo provvedimento del governo Berlusconi destinato a sollevare gli italiani dal caro-vita: entro la fine del 2008 il mercoledì verrà abolito dai giorni della settimana.

“Siamo partiti dal presupposto che molte famiglia italiane faticano ad arrivare a fine mese” spiega il ministro Tremonti “così abbiamo pensato che fosse opportuno accorciare i mesi. Secondo i nostri calcoli la scomparsa del mercoledì porterà nelle tasche degli italiani un complessivo di 1200-1300 euro in più l’anno”.

Non mancano le reazioni nel mondo politico. L’Italia dei Valori promette ostruzionismo a oltranza: “Questi siggnori pienzano comme se si potette abbolire li giurni de la sittimana” ha dichiarato l’on. Di Pietro. Più cauto Walter Veltroni, per il quale la questione non è se abolire o no un giorno, quanto trovare una scelta condivisa su quale giorno scegliere: “Avremmo gradito di essere interpellati sulla questione” afferma “magari si poteva trovare una soluzione bipartisan per il martedì, o magari il giovedì”.

Ma già si preannuncia la protesta violenta delle amministrazioni locali, sulle quali graverebbe tutto il peso dell’abolizione del mercoledì. “È una proposta inaccettabile” dichiara Sergio Chiamparino, sindaco di Torino “così ci costringeranno a inserire un giorno nuovo, non più nazionale ma comunale”.

Ma perché è stato scelto proprio il mercoledì? Marco Travaglio, da noi raggiunto al telefono, ha una sua spiegazione: “Come ben sapete il Milan non si è qualificato per la Champions League. Se scompare il mercoledì, nessuno se ne accorgerà. D’altra parte Berlusconi lo aveva già preannunciato in una conversazione telefonica del 1979.”

Visto che siamo per la par condicio e il contraddittorio, abbiamo sottoposto la teoria di Travaglio al suo collega Filippo Facci. “Sono tutte fregnacce elaborate da una massa di idioti” ha tagliato corto “ma spiegare perché impiegherebbe troppo tempo, quindi non lo farò”.



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martedì 27 maggio 2008

Accoltella il figlio perché gay


La notizia, di una gravità assurda, è rimbalzata tra tutti i mezzi di comunicazione negli ultimi giorni.


Da parte nostra ci sentiamo di rassicurare tutte quelle decine di azionisti di una nota emittente televisiva che ci hanno mandato delle email allarmate.


Cari amici, niente paura: il fatto è avvenuto a Palermo e Piersilvio sta bene. Ripetiamo: Piersilvio sta bene.

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lunedì 26 maggio 2008

10 modi per capire che dietro il vostro collega d’ufficio si nasconde un pericoloso clandestino


1) lavora 3 ore di più ma nonostante ciò non ha i soldi per mangiare durante la pausa
2) è stato assunto alle 4 del mattino in una piazza del mercato
3) ha l’accento persiano ma afferma di chiamarsi Gaetano Donnarumma
4) nel curriculum ha una laurea in ingegneria, una specializzazione in fisica delle particelle e un’esperienza come assistente di anziani
5) se nominate il senatore Calderoli sputa a terra bestemmiando in una lingua incomprensibile
6) vuole farvi credere che tifa per il Pro Patria
7) non ha mai visto Venezia, ma in compenso sa descrivere alla perfezione Lampedusa
8) come recapito di posta usa la sacrestia di Santa Maria Maggiore
9) ha appeso sulla scrivania un poster celebrativo di Iran - Usa 2-1 del ‘94
10) è l’unico nel raggio di 5 km a sostenere di aver votato per la Sinistra Arcobaleno



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venerdì 23 maggio 2008

Il governo vara il nucleare


La decisione è presa: l’Italia riprenderà il discorso nucleare interrotto 20 anni fa dal referendum. I membri dell’esecutivo sembrano tutti concordi. “L’Italia è pronta” ha dichiarato il presidente Berlusconi “e questo provvedimento segnerà una svolta decisiva nella risoluzione dei nostri principali problemi”.

Unico scontento Roberto Calderoli, Ministro della Semplificazione. “In sede di consiglio ho dato la mia approvazione” ha detto ai nostri microfoni “ma mica mi avevano spiegato che si trattava di energia. Io credevo che parlassero dei campi nomadi”.

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martedì 20 maggio 2008

Sempre più vicino lo Zeni-Day 2008

Sono già arrivate a 500.000 le adesioni per lo Zeni-Day 2008, che si terrà il 2 giugno a Roma, in una sede ancora da definire.

Tema della caciara sarà: “La Rete come strumento per la nuova democrazia dal basso”.

Durante l’evento presenterò alcune mie proposte referendarie per la riforma della Costituzione.
Queste le mie richieste:

1) totale abolizione delle consultazioni elettorali; d’ora in poi capo del governo sarà nominato chi avrà il maggior numero di visitatori unici quotidiani nel suo blog

2) riduzione delle legislatura da 5 anni a 2 mesi, allo scadere dei quali si deciderà se confermare o meno il Parlamento attraverso un dibattito negli appositi forum in Rete

3) abolizione dei tre gradi di giudizio nel processo penale; la condanna - inappellabile - sarà emanata dai giornalisti, ma soltanto da quelli che otterranno il bollino di garanzia di Zeni

Annuncio sin da ora che depositerò alla Cassazione le firme raccolte anche se dovessero essere una decina. E spero tanto che qualche costituzionalista non si inventi un cavillo per sostenere che dieci firme non bastano.

Popolo della Rete! Teniamo alto il vessillo della Libertà che ci negano con le loro assurde regole!

E soprattutto diffondete la voce. Non so se avete notato, ma nessuno dei mezzi di comunicazione ha finora parlato dello Zeni-Day.

Il motivo è molto semplice: quelli della Casta vogliono tapparci la bocca…


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lunedì 19 maggio 2008

Complimenti per il portavoce

“Allearsi col Polo delle Libertà? Sarebbe un' eresia dirsi d' accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica.”
ottobre 2003

“Berlusconi non è filoamericano, è filoberlusconiano. Si comporta da megalomane provinciale che vuole farsi fotografare con George e Vladimir, e non è male per uno che vede comunisti ovunque fare l' amico intimo del capo del Kgb.”
marzo 2006

Daniele Capezzone
attuale portavoce di Forza Italia

Al che io mi chiedo: non potevano fare me portavoce di Forza Italia?
Giuro che negli anni passati su Berlusconi ne ho dette anche di peggio...

venerdì 16 maggio 2008

L’ombra delle intercettazioni sulla signora Pia


Un nuovo scandalo rischia di avvelenare il clima politico italiano. Ecco la conversazione che emerge da alcune intercettazioni effettuate nel luglio scorso dalla Procura di Frascati e prontamente acquistate a peso d’oro da La Repubblica:

- Pronto!
- Pia?
- Eh!
- Sono Eugenio!
- (non si capisce)
- Hai fatto quella cosa?
- Sì… tutto… tutto a posto.
- Ma anche…?
- Sì, sì, anche quello.
- E dove l’hai preso?
- Da Franco.
- (non si capisce) ché quello è un ladro!
- No, no (non si capisce) poco!
- Quanto?
- Veniva… insomma, credo… sui 10.
- Ammazza aò! Dieci!
- No, no… tranquillo (non si capisce) tutto a posto!
- Ci sentiamo, eh!
- Cia’.

Gli inquirenti si sono arrovellati per identificare i personaggi in questione, senza escludere in un primo momento che stessero utilizzando dei nomi fittizzi.
Alla fine sono giunti alla conclusione che Pia è Pia Buatta, casalinga di Frascati; Eugenio sarebbe da identificare con il marito Eugenio Buatta, operaio saldatore in pensione. Quanto al fantomatico Franco, più di un sospetto indirizza verso Franco Vitale detto Er Ciàncica, macellaio del posto con precedenti per parcheggio abusivo.

Non è del tutto chiaro il senso della conversazione. Sembra che i due alludano a una transazione economica con il Vitale, ma non si sa di quale natura; forse ricettazione di merce rubata, come parrebbe indicare quell’allusione da parte del marito (“è un ladro”).

Il fatto diventa più grave se si considera che il mese successivo il Vitale ha subìto una sanzione economica per non aver rilasciato uno scontrino.

Un nostro inviato è stato quindi prontamente mandato dalla signora Pia per chiederle spiegazioni di queste sue frequentazioni malavitose. La signora però non ci ha aperto, spiegando che per la pubblicità dei supermercati c’è la cassetta apposita.

Al che io mi chiedo: non è forse giusto che gente che ricopre un ruolo di responsabilità all’interno di un nucleo familiare ci dia delle spiegazioni se ha avuto contatti con persone con precedenti penali?

giovedì 15 maggio 2008

Il governo-ombra ottiene la fiducia


Grande soddisfazione per Walter Veltroni, presidente del Consiglio Immaginario della Repubblica Ipotetica.

Ieri in una convulsa giornata si è votata la fiducia al governo-ombra. Nello scenario di un Palazzo Madama fatto coi Lego nella sede del Pd, i membri del Parlamento di Fantasilandia (tanti pupazzetti di peluche) hanno votato a maggioranza la fiducia all’esecutivo guidato dall’ex sindaco di Roma.

Il dibattito è filato via liscio, se si eccettua un caustico intervento, dai banchi dell’opposizione, dell’onorevole Giraffa-di-Trudi del Pdl. Subito si sono levati fischi da parte della maggioranza, prontamente sedati dal Presidente della Camera (che era una figurina di Egidio Calloni, la quale a onor del vero si è comportata in modo molto più corretto di Gianfranco Fini; ma ci voleva poco).

Purtroppo la seduta parlamentare è stata interrotta dall’ingresso in sala di una esterrefatta Livia Turco. Dopo aver trovato Veltroni che giocava a terra con i pupazzetti, ha chiamato a malincuore un’ambulanza.

Le condizioni di Veltroni ora appaiono stabili, e probabilmente verrà dimesso in giornata. Questa mattina ha persino fatto colazione: frappé di fragole e biscotti.

Subito ha disposto un decreto-legge per calmierare i prezzi del frappé; ma i medici dicono che guarirà presto.

mercoledì 14 maggio 2008

Lungimiranza



“Per me il regime parlamentare è in decadenza…! Ne volete una prova? Nessuna legge organica è arrivata in porto, e se abbiamo leggi organiche furono necessari i pieni poteri. Difatti il parlamento italiano non corrispose alle splendide promesse…

Ma voi che sentite parlare di Destra, di Sinistra, e di Centro, se vedeste la Camera! Ai deputati manca il criterio, perché sono senza intelligenza, senza ingegno e fermezza di carattere. Venuto con santo entusiasmo alla Camera, ogni illusione dell’animo mio si è spenta”.

Antonio Billia, onorevole deputato del Parlamento Italiano, 1879

sabato 10 maggio 2008

Ecco il nuovo governo (ombra)


A me 'sta storia del governo-ombra sembra come se una squadra di calcio non si qualifica per la Champions Leaugue e il presidente decide di giocarla lo stesso. A Subbuteo.

La scena che si è vista ieri aveva un che di surreale. Il Walter Veltroni si è presentato davanti alle telecamere e ha sciorinato una lista di ministri come se avesse vinto lui.

(parentesi: come al solito, l'acustica era pessima. Io ho una mia personale teoria: Veltroni ha perso le elezioni non sul tema dell'illegalità o delle tasse, ma per problemi acustici. Nei telegiornali mediaset rispettavano religiosamente il minutaggio della par condicio, però ogni volta che parlava Berlusconi lo faceva da un salottino ben arredato, col microfono appuntato alla giacca; quando toccava a Veltroni, invece, si trattava di riprese amatoriali dei comizi, con la telecamera di lato rispetto al palco e un'eco che nemmeno in una canzone di Syd Barret. La gente avrà pensato che 'sto tipo doveva avere le idee confuse e ha votato per il Pdl. Chiusa parentesi)

E il bello è che la stampa si è prestata al gioco. Hanno mandato servizi di 10 minuti in cui si parlava di quanto erano state difficili le consultazioni per nominare i ministri, e qualcuno ci ha ficcato pure una polemichetta per l'esclusione di D'Alema. E uno spassoso commentatore del Tg1 ha sottolineato l'incarico conferito alla 26enne Pina Picierno: il più giovane ministro-ombra nella storia della repubblica-ombra.

Guardavo queste scene e mi chiedevo: ma sono impazziti tutti o sono io l'unico che non capisce?

Addirittura Veltroni ai microfoni ha fatto capire di essere andato in giornata a conferire con il Presidente della Repubblica. Secondo indiscrezioni, pare che sia stato fatto gentilmente allontanare dalla sicurezza.

Sia come sia, per dovere di cronaca eccovi l'elenco dei ministri-ombra del governo-ombra, in attesa di ricevere la fiducia fittizia da parte del parlamento virtuale:

Piero Fassino (Esteri)

Marco Minniti (Interno)

Lanfranco Tenaglia (Giustizia)

Pier Luigi Bersani (Economia)

Maria Pia Garavaglia (Istruzione)

Matteo Colaninno (Sviluppo Economico)

Enrico Letta (Welfare)

Roberta Pinotti (Difesa)

Alfonso Andria (Politiche Agricole)

Ermete Realacci (Ambiente)

Andrea Martella (Infrastrutture e Trasporti)

Vincenzo Cerami (Beni e Attività Culturali)

Giovanna Melandri (Comunicazione)

Sergio Chiamparino (Riforme)

Mariangela Bastico (Rapporti con le Regioni)

Linda Lanzillotta (Pubblica Amministrazione e Innovazione)

Vittoria Franco (Pari Opportinità)

Beatrice Magnolfi (Semplificazione normativa)

Maria Paola Merloni (Politiche Comunitarie)

Michele Ventura (Attuazione del Programma)

Pina Picierno (Politiche Giovanili)

Secondi voci non confermate la prima riunione del governo ombra si sarebbe dovuta tenere su Second Life, ma il presidente teorico della repubblica di carta ha fatto sapere che la costituzione di Paperopoli non lo prevede.

giovedì 8 maggio 2008

Ecco il nuovo governo

Hanno appena giurato. E che Dio sia clemente con noi...

mercoledì 7 maggio 2008

Roma: conosciamo meglio il nuovo sindaco


Lo scorso 28 aprile gli italiani, accendendo la televisione, hanno scoperto che era cambiato il sindaco di Roma. I lettori dei tg raccontavano con entusiasmo - be’, al Tg3 un po’ meno - che il nuovo podest…. ehm sindaco si chiama Gianni Alemanno.

- Chi? - avranno detto in molti.
- Alemanno!
- Alemanno chi?
- Quello dell’Area!
- Trezeguet?
- Ma no! Quello che stava all’Agricoltura!
- Dinamite Bla?
- Quello con gli occhi vicini!
- Fabio Fazio?

Per venire incontro a questo problema, abbiamo dunque deciso di tracciarvi un ritratto di sì insigne personaggio.

Giovanni Alemanno nasce a Bari nel 1958, ma da bambino si trasferisce con la famiglia a Roma. Secondo la biografia presente sul sito ufficiale, nel 1970 inizia la sua attività politica, ma fino agli anni ‘90 non gli capita nulla.

Ora, non è mia abitudine dubitare delle biografie ufficiali: come non credere a un politico che racconta la sua vita? Però mi sembrava strano questo buco di venti anni, così ho preso le mie informazioni.

E ho scoperto che aveva ragione: dal 1970 al 1990 non gli è successo niente di rilevante, se si eccettua:

- la militanza politica nell’estrema destra romana anni 70, prima nel Fuan, poi nel Fronte della Gioventù, a fianco ad altri camer… amici come Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa, Roberto Fiore, Massimo Morsello

- un arresto nel 1981 con l’accusa di aggressione a mano armata ai danni di uno studente

- un secondo arresto nel 1982 con l’accusa di lancio di molotov contro l’ambasciata sovietica

- un terzo arresto nel 1989 per resistenza a pubblico ufficiale e tentato blocco di corteo autorizzato

In verità in tutte e tre le occasioni è stato prosciolto (anche se la seconda gli è costata 8 mesi di carcere preventivo), il che dimostra che questi avvenimenti erano effettivamente irrilevanti.

Sia come sia, all’epoca il nostro prode, soprannominato dai suoi camerati Lupomanno per l’erculea combattività e la indomita guerreggiante baldanza con cui si ergeva ritto innanzi il Sole natìo a tracciare i più fulgidi destini della Patria, aveva le idee molto chiare.
Sventolava fiero gloriosi vessilli con celtiche croci, pronunziava vibranti parole contro la decadenza delle plutocrazie occidentali, era pronto con eburnea volontà a opporsi a chiunque attentasse all’italico onore. Punto di riferimento culturale: Julius Evola.

Nel 1989 il già citato arresto è motivato da una manifestazione da lui lanciata contro la visita in Italia del presidente Bush: visita a suo dire offensiva per la memoria dei camerati caduti lottando contro l’invasore statunitense. In quegli stessi anni organizza una manifestazione di contestazione nei confronti di Umberto Bossi, nefasto rinnegatore dei valori della Patria.

Ma questi sono dettagli irrilevanti, come giustamente sottolinea il suo sito. La sua vera vita inizia intorno al 1993.

Che accade in quei giorni? Sono gli anni della svolta del Msi. Il periodo in cui Fini Gianfranco piano piano detta le nuove regole per una destra moderna. Via le camicie nere e sotto con le camicie di seta. Via l’alleato germanico e sotto con gli Stati Uniti e Israele. Basta con il corporativismo e un bell’evviva all’imprenditoria e al liberismo (leggi: alleanza con Forza Italia). Quanto agli attentatori all’unità del suolo natìo, per ragioni di cartello elettorale si può anche chiudere un occhio: e vai, alleati con la Lega. Nuovo riferimento culturale: Mike Buongiorno.

Il prode Alemanno si ripresenta così in doppio petto e viene eletto deputato nel 1994. Non è stata una scelta facile quella di seguire Fini nella svolta di Fiuggi. Il nostro all’epoca era tra l’altro il pupillo di Pino Rauti, il fondatore di Ordine Nuovo, al punto da averne sposato la figlia. Secondo le indiscrezioni, la svolta del ’94 provocò tanto scandalo in famiglia, che per anni il suocero gli ha tolto il saluto romano.

Il resto è storia. Dopo il 1994 è sempre rieletto alla Camera dei Deputati. Dal 2001 al 2006 è ministro alle Politiche Agricole. Nel 2008 si candida a Sindaco di Roma e tre giorni prima del ballottaggio onora il 25 aprile rendendo omaggio alla tomba di Salvo D’Acquisto. Non sappiamo se anche in quella occasione portava al collo - come sua abitudine - una medaglietta neonazista. Sia come sia, il 28 aprile vince le elezioni e diventa sindaco.

E qui giù polemiche per i modi in cui certi simpatizzanti hanno accolto la notizia: saluti romani, bandiere naziste, assalti teppistici, oltraggi a monumenti delle Fosse Ardeatine.

Ma perché farne una colpa ad Alemanno, se questa gente non ha capito che c’è stata una svolta?

Facessero anche loro come lui: un tratto di penna e zac! venti anni di vita diventano qualcosa di irrilevante.

Non è tanto difficile, no?

lunedì 5 maggio 2008

Eva e Marco: cronaca di un esperimento



Sono sempre stato affascinato dai Cesaroni, quella serie tv in cui si celebra la romanità rappresentando Roma come un paradiso senza polvere, senza rumore né inquinamento né zingari né naziskin.

Ma più di tutti mi ero appassionato a un personaggio: Marco. Ma sì, Marco, il figlio di Amendola, quello che sogna di fare il cantautore e nonostante quel lieve difetto di pronuncia si rivela di puntata in puntata il più grande compositore di canzoni dai tempi di Schubert (o forse mi sto confondendo con i Beatles, chissà). Benché con gli amici lo abbia ribattezzato “il Bietolone”, è diventato il mio idolo.

E ancora mi di più mi sono appassionato al personaggio di Eva, la sorellastra con cui ha una complicata storia d’amore; una che - mi gioco quello che volete - soltanto nella poetica finzione potrebbe cacarsi un simile pampascione.

Potete immaginare il mio stupore quando mi hanno detto che i due avevano aperto un blog. Subito mi sono precipitato a leggere. Cacchio! mi sono detto. Sono proprio loro! E non si tratta degli attori: sono proprio i personaggi di Marco ed Eva che scrivono delle loro storie, facendo riferimento all’ultima puntata.

A dire il vero per un attimo ho avuto il sospetto che fosse tutta una finta: magari - ho pensato - Marco ed Eva nella realtà non esistono e il blog lo scrivono alcuni redattori pagati apposta. Ma mi sono dovuto ricredere quando ho letto i commenti. Persone con nomi tipo Nikoletta95 o Puffi97 salutavano Marco e gli lasciavano il proprio indirizzo email pregandolo di metterlo nei contatti msn.
No, se le cose stanno così non può essere una finzione.

Così ho deciso di lasciare anch’io un commento. Ho approfittato del fatto che Marco nell’ultimo post raccontava la sua esperienza in radio, dove ha potuto cantare in diretta una delle sue ultime composizioni.

Certo dunque di fare un gradito omaggio alla romanità tanto cara ad Amendola, il vostro Zeni alle 17,57 lasciava il seguente commento (allegato n.1):

“Ciao Marco, ho saputo che hai suonato alla radio. Ma davvero? Sticazzi!!!”






Mal me ne incolse.
Subito la severa schiera degli attempati lettori è intervenuta a censurare il mio comportamento.

Alle 20,30 una certa Kikki (allegato n.2) mi rispondeva con severità e una valanga di punti esclamativi:
x zeni……. la maleducazione non è accettata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”







Più sarcastica Mary92 che alle 8,15 mi sfidava:
"p.s zeni ha ragione kiki ke la maleducazione nn è accettata in questo blog, vorrei proprio vedere come canti tu ah ah ah… "



Rispondo volentieri:

@kikki:
sia i puntini di sospensione che i punti esclamativi possono essere al massimo tre

@Mary92:
1) dopo “zeni” devi mettere una virgola, altrimenti si capisce che Zeni ha ragione e benché sia vero suppongo che non fosse questo il senso che volevi dare alla frase
2) se vuoi sentire come canto posso anche venire a farti una serenata sotto al balcone, ma visto che potresti essere mia figlia sarebbe quasi reato
3) a proposito di età, hai 16 anni: cacchio ci fai su internet alle 8 del mattino? niente scuola?

Non c’è nulla da fare. La mia incursione nel mondo dei giovani non è andata bene, segno che l’età è davvero avanzata.

Ma soprattutto è andato male il mio tentativo esprimermi in romanesco. Chi glielo spiega che intendevo soltanto omaggiare un grande artista facendogli un complimento nella sua lingua?
La verità è che dopo tre anni a Roma ancora non ho capito bene alcune sfumature.
Tipo quando usare “sticazzi” e quando “meicojoni”.

Nel dubbio continuerò ad andare a intuito.

‘A kikki: la maleducazione non è accettata?

Sticazzi.

sabato 3 maggio 2008

Santoro prepara le valigie


Giovedì sera, nuova puntata di AnnoZero.

Si parlava del V-Day di Beppe Grillo. Naturalmente con un ampio spazio ai filmati: non è una novità che Santoro e Travaglio siano dei sostenitori del tribuno genovese.

Ma c'era una novità: in studio invitato, non si sa a che titolo , Vittorio Sgarbi.

Ora, Sgarbi negli ultimi anni si era dato un po' una calmata. Addirittura aveva inaugurato una nuova fase in cui provava a fare il simpatico, riservandosi le sue solite sfuriate a spazi più frivoli come reality show e simili cazzate.

Ma giovedì è tornato all'improvviso quello di una volta. A un certo punto ha iniziato a dare di matto, di fatto disturbando la trasmissione e quasi impedendo che proseguisse. Motivo della sua ira: certe affermazioni di Beppe Grillo mandate in onda, su di tutte le offese al professor Veronesi. Il dibattito è poi degenerato quando Travaglio ha osato sostenere che Enzo Biagi sia stato licenziato dalla Rai: secondo Sgarbi, la dizione esatta era "ha scelto di andarsene".

Adesso lasciamo stare le questioni di forma; mentre vedevo quello spettacolo - indegno, stupido - sono stato colpito da un fatto ben preciso. Sgarbi, che sembrava fuori di sé ma doveva essere invece lucidissimo, cercava di portare il discorso in una precisa direzione, sostenendo che se Santoro aveva mandato in onda la registrazione di quelle frasi incriminate, allora doveva essere considerato un complice della diffamazione.

Per la consueta serie "chi pensa male fa peccato, ma..." mi è venuto in mente: dio com'è prevedibile questo centro-destra; sta' a vedere che è tutto preordinato. Cambia il governo, arriva chi so io e all'improvviso mandano un sicario a creare un casus belli per allontanare di nuovo Santoro.

E' la vecchia tecnica di ogni guerra di aggressione. Lo facevano gli antichi romani, lo faceva Hitler; in verità anche Cavour ci ha fatto l'Italia in questo modo: mandi dei disturbatori oltre confine, quelli strepitano un po' provocando ad arte qualche incidente diplomatico, e tu dirai al mondo di sentirti autorizzato a mandare l'esercito. E via, all'assalto della Polonia.

Ma ripeto, lì per lì mi son detto che magari sono troppo maligno.

E invece no. Si fa peccato, ma ci si azzecca.

Notizia di oggi: il solerte Petruccioli ha annunciato che porterà al prossimo cda Rai il problema dello scandaloso comportamento di Santoro e promette che farà di tutto "perché certi espisodi non si ripetano".

Non sono un fan di Santoro, sulla coerenza di Travaglio comincio ad avere più di qualche dubbio. Grillo, be', lo sapete, mi sta proprio sul fegato. Ma tutto questo non mi scende giù.

Scommettiamo?
Tempo qualche mese e anche Santoro, come già Biagi, sceglierà di lasciare la Rai.