Indiscrezioni dal ritiro azzurro: Giorgio Chiellini è sull’orlo di un esaurimento nervoso.
La storia è conosciuta. Nel corso del primo allenamento dell’Italia in Austria, il terzino della Juventus si è reso protagonista di un infelice intervento che ha frantumato la caviglia del capitano Cannavaro. Al giocatore che ha alzato la Coppa del Mondo è stato diagnosticato un tempo di recupero di due mesi: avventura europea finita. Cannavaro ha comunque fatto di tutto per consolare il compagno e non farlo sentire in colpa.
Nonostante ciò, da allora Chiellini non è più lo stesso. Incapace di fronteggiare il rimorso per aver compromesso la propria squadra, il giorno successivo ha azzoppato Antonio Cassano con una scivolata di 15 metri. Il barese, che non è famoso esattamente per il fair play di Cannavaro, ha rincorso Chiellini per quattro giri di campo, minacciandolo ripetutamente di farlo sparare, sciogliere nell’acido e finire in una colonna di cemento. Calmato dal pronto intervento del ct Donadoni, Cassano si è subito calmato, accontentandosi di bucargli le ruote dell’auto.
Ma la sera Chiellini non si dava pace per l’intervento su Cassano. Così nel tentativo di sfogarsi ha inavvertitamente rovesciato un tavolo sul ginocchio di Luca Toni. Sono seguiti attimi di tensione, anche perché l’attaccante del Bayern urlava in una incomprensibile lingua mista di siciliano, fiorentino e tedesco. La diagnosi serale parlava di rottura dei legamenti.
E Chiellini sempre più depresso. Il giorno dopo l’affranto difensore ha nell’ordine: padellato in testa Rino Gattuso procurandogli un trauma cranico; spinto per errore Andrea Pirlo giù da una scarpata (frattura del femore); tormentato inavvertitamente Gigi Buffon con dei tizzoni ardenti (ustioni di 1° grado su tutto il corpo); evirato senza volerlo Alex Del Piero, che da quando fa lo sponsor all’acqua minerale è afflitto da diuresi compulsiva e passa la metà del tempo in bagno a pisciare; e così via.
Ma Donadoni non si è perso d’animo e ha presentato una lista di sostituti per rimpolpare la Nazionale decimata: Gamberini, Inzaghi, Montolivo, Toldo e Floccari.
Tempo 24 ore e anche i nuovi arrivati erano in infermeria, che cominciava ad assomigliare un po’ alla stazione ferroviaria di Via col Vento. Motivo: un Chiellini sempre più depresso e maldestro. A dire il vero Donadoni ha cominciato a chiedersi se per caso non fosse stato pagato sottobanco da Domenech. Soprattutto quando, in mancanza d’altro, ha dovuto diramare la seguente lista di convocati:
Portieri: Bistazzoni, Bucci, Garella
Difensori: Brio, Chiellini, Gelain, Gerolin, Pergolizzi, Tempestilli, Tricella, Vertova
Centrocampisti: Bonetti, Contratto, Fuser, Galia, Piraccini, Progna, Verza
Attaccanti: Borgonovo, Calloni, Ciocci, Pacione, Sclosa
La storia è conosciuta. Nel corso del primo allenamento dell’Italia in Austria, il terzino della Juventus si è reso protagonista di un infelice intervento che ha frantumato la caviglia del capitano Cannavaro. Al giocatore che ha alzato la Coppa del Mondo è stato diagnosticato un tempo di recupero di due mesi: avventura europea finita. Cannavaro ha comunque fatto di tutto per consolare il compagno e non farlo sentire in colpa.
Nonostante ciò, da allora Chiellini non è più lo stesso. Incapace di fronteggiare il rimorso per aver compromesso la propria squadra, il giorno successivo ha azzoppato Antonio Cassano con una scivolata di 15 metri. Il barese, che non è famoso esattamente per il fair play di Cannavaro, ha rincorso Chiellini per quattro giri di campo, minacciandolo ripetutamente di farlo sparare, sciogliere nell’acido e finire in una colonna di cemento. Calmato dal pronto intervento del ct Donadoni, Cassano si è subito calmato, accontentandosi di bucargli le ruote dell’auto.
Ma la sera Chiellini non si dava pace per l’intervento su Cassano. Così nel tentativo di sfogarsi ha inavvertitamente rovesciato un tavolo sul ginocchio di Luca Toni. Sono seguiti attimi di tensione, anche perché l’attaccante del Bayern urlava in una incomprensibile lingua mista di siciliano, fiorentino e tedesco. La diagnosi serale parlava di rottura dei legamenti.
E Chiellini sempre più depresso. Il giorno dopo l’affranto difensore ha nell’ordine: padellato in testa Rino Gattuso procurandogli un trauma cranico; spinto per errore Andrea Pirlo giù da una scarpata (frattura del femore); tormentato inavvertitamente Gigi Buffon con dei tizzoni ardenti (ustioni di 1° grado su tutto il corpo); evirato senza volerlo Alex Del Piero, che da quando fa lo sponsor all’acqua minerale è afflitto da diuresi compulsiva e passa la metà del tempo in bagno a pisciare; e così via.
Ma Donadoni non si è perso d’animo e ha presentato una lista di sostituti per rimpolpare la Nazionale decimata: Gamberini, Inzaghi, Montolivo, Toldo e Floccari.
Tempo 24 ore e anche i nuovi arrivati erano in infermeria, che cominciava ad assomigliare un po’ alla stazione ferroviaria di Via col Vento. Motivo: un Chiellini sempre più depresso e maldestro. A dire il vero Donadoni ha cominciato a chiedersi se per caso non fosse stato pagato sottobanco da Domenech. Soprattutto quando, in mancanza d’altro, ha dovuto diramare la seguente lista di convocati:
Portieri: Bistazzoni, Bucci, Garella
Difensori: Brio, Chiellini, Gelain, Gerolin, Pergolizzi, Tempestilli, Tricella, Vertova
Centrocampisti: Bonetti, Contratto, Fuser, Galia, Piraccini, Progna, Verza
Attaccanti: Borgonovo, Calloni, Ciocci, Pacione, Sclosa
Sistemata la rosa, adesso Donadoni si trova a dover scegliere il sostituto di Cannavaro al centro della difesa. Il balottaggio è tra Chiellini e Tricella, ma alla fine dovrebbe optare per Vittorio Sgarbi, che dà più garanzie di autocontrollo.
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