mercoledì 18 giugno 2008

Ma perché su internet sono tutti così nervosi?



Alcuni recenti commenti mi hanno spinto a girarvi una domanda che mi frulla in testa da un po’: perché la gente che frequenta la Rete e in particolare blog e forum è sempre così irascibile?

Su internet non c’è verso di dire nulla senza che qualcuno si offenda. Qualunque opinione, anche la più civile, riceve in media reazioni terribili da parte di quelli che non la condividono. Se poi si osa scherzare, peggio ancora: sembra che gli internauti siano la razza con meno senso dell’umorismo mai partorita da Madre Terra.

Pensateci un po’. Molti dei siti più frequentati sono uno spazio in cui tanta gente che non si conosce litiga per i più futili motivi. Al primo disaccordo volano insinuazioni terribili di essere al soldo di tizio e caio, addirittura ci si minaccia. Dici: “non la penso come te” e ti rispondono “piano con le parole, stronzo!”; critichi qualche personaggio pubblico e subito decine di suoi partigiani ti riempiono di squisitezze che vanno da accuse ideologiche al peggiore vocabolario squadrista.

Per non parlare dei forum: davvero, non pensavo che ci si potesse giurare odio eterno discutendo sulle marche degli amplificatori o su qual è il miglior sistema operativo.

Quali le cause di questo fenomeno? Analizziamo qualche ipotesi.

a) le onde elettro-magnetiche: chi naviga molto passa parecchio tempo esposto alle radiazioni dello schermo del computer, magari con la connessione wireless che gli attraversa il corpo. Gli scienziati devono ancora studiare gli effetti negativi di queste onde, ma un’idea possiamo già farcela: provocano un perenne giramento di palle.

b) la comunicazione scritta: in un mondo in cui nessuno scriveva più lettere, internet ha fatto irruzione riportando a galla la comunicazione scritta; però la gente non era più abituata. Quindi le persone non riescono più a capire davvero il tono delle affermazioni altrui, in mancanza di altri segnali come l’espressione del viso e i gesti. Non è un’ipotesi da scartare. In fondo gli emoticon servono proprio a questo: un sorriso significa: “Ehi! Guarda che scherzo! Non ti offendere, ti prego!”

c) i cattivi maestri: già la comunicazione televisiva seguiva tendenze sempre più aggressive, adesso quella web è sfociata addirittura nel linguaggio bellico, tant’è che si parla proprio di guerrilla marketing. La regola per farsi ascoltare su internet è semplice: spararla grossa, urlare. Ma così anche gli utenti si abituano a questo generale clima di tensione, e commentano di conseguenza, come vittime di un gigantesco esperimento di condizionamento. Beppe Grillo dice che grazie a internet diventeremo tutti giornalisti; a me sembra che stiamo diventando tutti Vittorio Sgarbi.

Resta un’ultima ipotesi, ma è un boccone troppo amaro da digerire, e preferisco scacciare via il pensiero.
Non sarà che internet non ha cambiato nulla della società, se non il fatto di dare voce a tutti? In questo caso, la Rete non farebbe che confermare ciò che già si sospettava senza averne le prove: che cioè il 90% della popolazione mondiale è composta da perfetti idioti.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Internet è lo specchio di ciò che c'è fuori dalla rete. Siamo sempre noi, in qualche modo. Dunque credo, purtroppo, che la tua ultima ipotesi sia quella più probabile.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente l'analisi che hai fatto e trovo che hai tristemente ragione su quanto anche la rete non faccia altro che mostrare ciò che stiamo diventando come genere umano: presuntuosi che non sanno più né comunicare né ascoltare l'altro e, ciò che è peggio, non sappiamo più SCHERZARE!!!

Anonimo ha detto...

Ehi, idiota lo dici a tua sorella capito? Ma come ti permetti, tu non sai chi sono io, io ho ragione e tu torto!!! :) Dai che sto scherzando, purtroppo hai tristemente ragione, anche se penso che il vero motivo alla base sia il fatto di essere protetti dallo schermo. Il fatto di poter postare/commentare in modo anonimo permette alle persone di esprimersi come mai farebbero nella vita reale, dove saprebbero benissimo che alla terza parola "di troppo" si prenderebbero dei sonori ceffoni.
P.S. Molto carino il banner "anti k".

Giulio

Andrea Quaranta ha detto...

Analisi che oserei dire impeccabile.
Condivido in pieno.
Io, nel mio piccolo, cerco proprio di andare oltre all'inutile, sterile, infantile, stupido gioco al massacro ideologico-manicheo, dove tutto diventa pretesto per continuare a dividere, contrapporre, distruggere senza costruire nulla di concreto...

Ho aperto un blog che parla di ambiente - la mia materia di lavoro - proprio per cercare di cominciare (pro quota, e per quanto posso...)a parlare delle problematiche ambientali dal punto di vista della natura e dell'uomo.
Si chiama Natura Giuridica (ecoBlogico di InFormazione, comunicazione e diritto ambientale
http://naturagiuridica.blogspot.com) proprio per questo: diversi anni di esperienza nel settore mi hanno convinto della necessità di InFormare e di comunicare una cultura ambientale che vada al di là delle sterili contrapposizioni ideologiche, spesso così lontane dall’esigenza di cercare quel minimo comun denominatore indispensabile per mettere in pratica uno sviluppo veramente sostenibile.

InFormazione – essenziale per veicolare la conoscenza – contiene, al suo interno, la parola Formazione, altrettanto indispensabile per comprendere i fenomeni che avvengono attorno a noi, e formare una coscienza critica.

Natura Giuridica si prefigge, in sostanza, di trovare il necessario dialogo fra il mondo della natura, dell'ambiente, dell'ecologia, da un lato, e quello del suo utilizzo da parte dell’uomo e delle sue leggi, dall’altro…

Come a dire: smettiamo di urlare.
Il dialogo, anche serrato, è l'unica via di uscita.
Ma il dialogo presuppone la voglia e la capacità di stare ad ascoltare quanto ci dicono gli altri.
L'esatto contrario di ciò che fanno i tanti piccoli Sgarbi nostrani...

Andrea di NG

http://naturagiuridica.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ho abbastanza esperienza da internauta per capire che le persone con cui ho contatti esprimono cose che mai direbbero nella vita reale...in parole povere la vita virtuale e' come la vorremmo nel reale.
Purtroppo e' facile nascondersi e si nascondono anche vere e proprie anime dannate con i loro problemi angosce o....idiozie. Ha ragione l'autore del blog .

Anonimo ha detto...

FACIAL.

Anonimo ha detto...

non capisci un cazzooooo

Anonimo ha detto...

Che dirti? In questi giorni mi pesa piu' del solito.
Riscontro questa escalation nella gestione delle discussioni.

A parte questo accanimento, che si riscontra specialmente in tematiche politiche - assimilabile al tifo (rasente l'ultrà da stadio)- riscontro una sorta di sdoppiamento, si' perche', alcuni di questi "accesi" personaggi, nella vita reale, sono mansueti.
Che sia anche questo?

Trovare sfogo attraverso il web?
Tanto la copertura garantisce il "ricambio" (leggasi nick)

Vabbè, è un punto di vista.
Ciao

Anonimo ha detto...

Più banalmente può essere un modo con cui alcuni si sfogano e scaricano la propria rabbia dicendo cose che di persona non avrebbero il coraggio di dire.
E questo fenomeno accade anche all'inverso: su internet trovi (pochissimi) perfetti angeli che ti aiutano senza plausibile motivo.
Dopotutto, siamo umani.

Redazione ha detto...

ma come ti permetti di affermare ciò? sei uno stronzo, ti odio: non farti più vedere! E poi mi hai rubato il post! L'avevo già scritto io!!! Ti odio sei uno stronzo va a cagare!

crjpsi ha detto...

Purtroppo le persone tendono a scaricare rabbia e frustrazioni più facilmente nascosti dalla rete. si potrebbe riflettere sul fatto che quando "pensiamo" di scaricare la rabbia sui nostri simili insultandoli non facciamo altro che fare del male a noi stessi (quando siamo arrabbiati, infatti, la nostra condizione fisica non è proprio delle migliori!).
E' solo la mia idea.

Anonimo ha detto...

è la punteggiatura (quindi la n 2..) gli esclamativi, i punti e virgola, le stesse virgole.. non vengono usati o messe a casaccio così .. addio intonazione dello scritto...
COme disse una maestra di Chiusi ad un'allieva: "o figliola, ma te le virgole un le usi proprio ... fa una cosa: mettile almeno tutte in fondo così non si può più dire che tu non le abbia messe....